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7 falsi miti sulla violenza contro le donne

Violenza contro le donne

Ebbene sì, siamo qui a parlare di violenza contro le donne, il tema è delicato e non ci sentiamo di affrontarlo in modo specialistico, naturalmente, ma lo scopo è di puntare i riflettori su un fenomeno che, proprio se conosciuto e indagato meglio, sarà per tutte meno allarmistico e più controllabile!

Abbiamo quindi stilato una lista di miti da sfatare sull’ aggressione contro le donne e lanciato una proposta per aumentare il senso di sicurezza nelle stesse perché ovunque, al di là delle barriere geografiche e chiunque, a prescindere dal genere, ha diritto a sentirsi libero da preconcetti e false verità che possono imbrigliare la propria libertà di pensiero e azione.

Ecco le 7 false verità sulla violenza sulle donne.

  1. Se non esco di casa non verrò attaccata. Secondo un’indagine ISTAT, solo il 3% delle violenze di genere avviene fuori dalle mura domestiche per mano di uno sconosciuto. Purtroppo la maggioranza sono condotte da uomini che già si conoscono e che, nonostante le lotte di emancipazione compiute dalle donne, continuano ad essere vittime di un pensiero violento e sessista.
  2. Sono gli stranieri a commettere più violenza sulle donne. Non è la paura del diverso che ci salverà dalla violenza. Sempre secondo l’ISTAT nel 2017 gli uomini italiani che hanno commesso violenza sulle donne sono stati 1.534 contro i 904 stranieri. Anche se bisogna considerare che gli stranieri sono presenti in Italia, in proporzione minore rispetto agli italiani, ciò che conta è rendere nota l’equazione sbagliata straniero = violento, soprattutto perché ci distoglie dall’effettivo pericolo.
  3. L’uomo violento si riconosce. In realtà, se pensiamo, ad esempio, agli stalker, le cui persecuzioni sono già una violenza psicologica con molte probabilità che si trasformino in aggressione fisica, solo il 25% ha disturbi psichici, la maggior parte sono persone ordinarie, spesso anche con un livello medio – alto di istruzione/lavoro (65%). L’aggressore, purtroppo, ha un profilo sfuggente che non può neanche inquadrarsi in quello di chi, da piccolo, abbia a sua volta, subito violenze in famiglia: sembra, anzi, che spesso si tratti proprio di persone non sono state abituate al rifiuto e quando arriva non sanno come gestirlo. E’ lì che esplode la violenza
  4. La violenza colpisce le donne fragili. Anche in questo caso le statistiche parlano chiaro: la vittima può essere chiunque, in quanto gran parte delle donne che sperimentano la violenza domestica sono persone colte, istruite, ammirate e stimate sul lavoro.
  5. E’ inutile difendermi. Si pensa spesso che di fronte ad un’aggressione fisica, la superiorità muscolare dell’uomo, possa lasciare la donna senza scampo, in realtà a creare un vuoto desolante intorno alla donna è principalmente la violenza psicologica dalla quale è molto più difficile uscire. Un corso di autodifesa può, d’altra parte, insegnarci a difenderci anche da chi ha una forza fisica superiore alla nostra.
  6. Solo una sportiva e allenata può imparare a dfendersi. I corsi di autodifesa femminile sono rivolti a tutte e in modo particolare alle più deboli: persone non più giovani o meno allenate proprio perché sono più esposte al rischio di aggressione.
  7. Non serve un’autodifesa “per sole donne”. Serve un’autodifesa con tecniche specifiche orientate al particolare tipo di aggressione che colpisce le donne: le dinamiche di un’aggressione per stupro sono completamente differenti, ad esempio, rispetto a quelle della tipica “rissa” tra uomini. Differenti sono i codici e i “linguaggi” che possono innescarla, dfferente è la necessità di affrontare un “nemico” la cui forza fisica è maggiore.

Perché dunque non provare un corso di anti-aggressione femminile?

Villa Aurelia propone su questo tema un workshop domenica 17 e 24 novembre, dalle 15.00 alle 16.30, dove imparerete a:

  • prevenire ed evitare le situazioni di rischio
  • fuggire da una tentata aggressione
  • attaccare fisicamente l’aggressore

L’autodifesa comincia dalla prevenzione e il primo obiettivo di un corso di autodifesa è sentirsi più forti e sicure, già in sé un’arma contro chi vorrebbe minarla a tutti costi!